febbraio 14, 2011

Scelta contro la volontà dei cittadini

Il Movimento 5 Stelle dà “pieno appoggio a tutti i cittadini e a tutte le associazioni che da mesi, anzi da anni, stanno combattendo contro la costruzione della centrale a biomasse e conferma la propria presenza al presidio di domani alle 16.30 a Russi in concomitanza con la seduta del Consiglio Comunale”. I “grillini” intervengono sul tema dell’inpianto russiano.

“Il 28 febbraio – spiegano - la Regione Emilia-Romagna con tutta probabilità darà parere favorevole alla Valutazione d’Impatto Ambientale riguardante il progetto di riconversione dell’ex-zuccherificio Eridania di Russi a Centrale alimentata a biomasse.

Gli agricoltori hanno più volte confermato la loro indisponibilità a coltivare biomasse: è chiaro quindi che se la centrale fosse costruita si dovrebbe alimentare con biomasse provenienti da altre regioni o più probabilmente con materie prime importate dall’estero con un conseguente nonché notevole impatto ambientale”.

Il fatto poi, prosegue il Movimento 5 Stelle, ”che le biomasse da bruciare nella centrale si dovranno trasportare presumibilmente via nave e successivamente su gomma dà l’idea di quanto questo progetto non sia sostenibile non solo dal punto di vista ambientale ma anche dal punto di vista energetico ed economico, considerando il basso rendimento di questo tipo di impianti.

Ci chiediamo come mai a Russi sia stata compiuta una scelta così poco ponderata e in evidente contrasto con la volontà dei cittadini quando esistono realtà vicine a noi in cui le amministrazioni locali hanno appoggiato progetti di riconversione più eco-sostenibili o comunque in accordo con la popolazione, come a Bondeno (impianto per la produzione di pasta fresca, piatti pronti, pizza), Pontelagoscuro (trasformati e derivati a base di pomodoro, condimenti, zuppe e derivati della frutta), Fermo (il Consiglio Provinciale e la Giunta hanno bocciato l’insediamento di una centrale analoga).

Siamo molto preoccupati inoltre per la ricaduta dei fumi che l’impianto a biomasse produrrà e che interesserà non solo il Comune di Russi, ma anche frazioni attigue del Comune di Bagnacavallo e frazioni ravennati come Piangipane, Santerno, San Michele, Camerlona, Mezzano.

Invitiamo poi ad una riflessione di carattere più generale: il petrolio costa sempre di più (perché ce n’è sempre di meno), così come aumentano i costi di beni primari come grano, mais, frutta (e le conseguenze le stiamo vedendo proprio in questi giorni in Algeria, Tunisia, Egitto). Siamo proprio sicuri che sia conveniente investire in filiere agro-energetiche, in cui i nostri campi vengono utilizzati per produrre legno da canne e pioppi da bruciare, invece che per produzioni alimentari?

Non converebbe, al contrario, lasciare che gli agricoltori investano su produzioni alimentari di qualità (magari biologiche, incentivandoli) e al contempo insistere sulla produzione di energia da fonti realmente rinnovabili (sole, vento, geotermia)?”.

http://www.ravenna24ore.it/news/ravenna/0013313-centrale-russi-scelta-contro-volont-dei-cittadini

febbraio 14, 2011

Vita. Incenerita.


gennaio 24, 2011

Russi, si dimette l’assessore all’ambiente

gennaio 24, 2011

Russi: “La città è nelle mani di Powercrop”

gennaio 24, 2011

I Dolori del Giovane Balbi: come guarire dall’incertezza politica ?

Si sono ormai  palesate le contraddizioni interne che stanno dilaniando il PD sulla questione della riconversione ed è emerso il differente modo di affrontare  la vertenza ex-Eridania/PowerCrop nei vari territori interessati.  Ne è l’esempio quanto sta accadendo a Luco dei Marsi (AQ) dove l’amministrazione di maggioranza PD sta conducendo una dura battaglia contro il previsto inceneritore di Biomasse simile a quello che si vorrebbe a Russi.

Sul nostro territorio il Partito Democratico sta attraversando un grave momento di crisi politica e sta rischiando di rimanere con il cerino in mano. Così qualcuno all’interno dello stesso PD si sta ponendo in maniera fortemente critica nei confronti della bontà del progetto e le certezze prima solide stanno ora sgretolandosi di fronte ad una sempre più aperta volontà di informarsi in prima persona sulle reali caratteristiche e ricadute dell’impianto di incenerimento.

Alcune sere fa in consiglio comunale a Russi abbiamo avuto una certezza: il giovane e baldo consigliere Balbi, eletto nelle liste dei Comunisti Italiani, per poi uscirne e divenire indipendente, in piena crisi di “incoerenza acuta”, che pare stia mietendo vittime all’interno della maggioranza, dopo aver letto un ordine del giorno a firma congiunta con la consigliera di Sinistra e Libertà Valentina Casali, ha esposto un secondo documento.

Tenuto sotto tiro da una stringente e quasi soffocante Giovanna Facchini, nell’ordine del giorno presentato si è fatto portavoce del PD ribadendo il sostegno della maggioranza politica all’iniziativa industriale di PowerCrop.

Riteniamo quindi doveroso ricordare al consigliere Balbi, forse di corta memoria e di traballante giudizio, che unitamente ai duecento sottoscrittori del ricorso al TAR contro la centrale di Russi appare in elenco anche la sua firma, apposta in maniera assolutamente consapevole poiché presente alle serate informative tenutesi con la partecipazione del nostro legale nella sede della Coldiretti di Russi nei primi mesi del 2008.

Spiace davvero constatare come all’interno della maggioranza PD in consiglio comunale prevalga l’alzata di mano a comando rispetto alla valorizzazione del pensiero soggettivo dei consiglieri. La libera scelta e la valutazione individuale possono e devono maturare a seguito di un percorso di approfondimento personale e non venire imposte da rigidi dictat di partito.

gennaio 24, 2011

Ex Eridania, centrale a biomasse: “VIA” a Febbraio

gennaio 24, 2011

Il legno per la centrale di Russi da dove verrà?

Il Circolo Sinistra Ecologia Libertà Russi di Russi chiede chiarimenti al sindaco sui rifornimenti in legno della futura centrale. “L’accordo di riconversione dell’ex-zuccherificio Eridania prevede che il Comune di Russi, la Provincia e la Regione debbano essere informati da Powercrop, prima che venga concessa l’autorizzazione ad iniziare i lavori, su quanti e quali contratti siano stati firmati con i coltivatori che dovrebbero fornire la legna da bruciare – affermano in un comunicato.

“Contratti che devono riguardare legna coltivata in un raggio di 70 chilometri dalla centrale, vale a dire quello che era il bacino da cui prima arrivavano le bietole per lo zuccherificio. Non ci sembra che questo stia avvenendo. Ci sembra doveroso chiedere al Sindaco quale sia il numero di contratti sottoscritti a tutt’oggi dagli agricoltori, in modo specifico da quelli di Russi, quanta legna forniranno e quale sia il corrispondente numero di ettari destinati a colture di pioppo nel nostro comune. Le norme oggi in vigore consentono a Powercrop di rifornirsi anche ben oltre i 70 chilometri senza perdere i grossi benefici economici che la legislazione garantisce a chi fa ricorso alla cosiddetta “filiera corta”.

Basta che venga firmato uno speciale patto, un “contratto quadro” tra coltivatori e industriali, sulla fornitura della legna. E questo è proprio ciò che ha fatto recentemente la proprietà dello stabilimento di Russi. Ci sembra opportuno che il Sindaco, fin da ora, dica apertamente quali provvedimenti intende prendere nel caso che Powercrop, usando questa nuova possibilità, contraddica l’impegno che ha firmato sui tavoli del ministero di rifornirsi di legna solamente entro i 70 chilometri dalla centrale”.

http://www.lugonotizie.it/main/index.php?id_pag=133&id_blog_post=5059

gennaio 24, 2011

Perchè le dimissioni dell’assessore all’Ambiente?

Russi, Clan-Destino: “Perchè le dimissioni dell’assessore all’Ambiente?”

“Le inaspettate dimissioni dell’attuale assessore Mauro Ricci pubblicamente annunciate nel corso del consiglio comunale del 18 gennaio hanno sicuramente sollevato qualche dubbio e creato non poca curiosità sulle reali motivazioni di tale decisione – scrive in un comunicato l’associazione Clan-Destino, che con questo torna sul tema della riconversione dello zuccherificio di Russi -. Innanzitutto va ricordato che sia Ricci che il sindaco Retini, così come il consigliere Pd Daniele Ghirardini, sono ex dipendenti Eridania, e che tale condizione contribuisce a fare dell’azienda la più rappresentata in consiglio comunale”.

http://www.lugonotizie.it/main/index.php?id_pag=133&id_blog_post=5049

gennaio 17, 2011

Biomasse di massa 16 dicembre 2010

Biomasse di massa 16 dicembre 2010

gennaio 17, 2011

Inceneritore a Roncalceci?” Rieccolo in gran silenzio…

Clan-Destino come Cassandra

“Inceneritore a Roncalceci?” Rieccolo in gran silenzio…”

Non ci piace dover affermare  “noi lo avevamo detto!”, ma anche in questa occasione le nostre previsioni si sono rivelate corrette. Alcuni mesi fa, nel cuore dell’estate, avevamo portato alla ribalta della cronaca la presentazione della richiesta di un gassificatore di biomasse depositato dall’azienda di trasporti CTS. Periodo di ferie, particolarmente propizio per questo tipo di operazioni. La forte ondata di preoccupazioni e lo sgomento dei cittadini, unite alla grave difficoltà dimostrata dalla circoscrizione erano sfociati nel ritiro del progetto da parte del proponente. A quanto pare l’azienda stessa si era poi impegnata ad “informare” cittadini e circoscrizione nell’eventualità della ripresentazione del progetto. Ma, come previsto, ciò non si è verificato.

Nel silenzio più totale in data 19.11.2010 il progetto è stato ripresentato senza che nulla sia trapelato né informazione alcuna è giunta ai cittadini. L’Iter autorizzativo richiesto (procedura semplificata) è stato avviato. Tanto che nei giorni scorsi si è tenuta la prima conferenza dei servizi.

Quanto sta accadendo a conferma che il “modus operandi” in questo tipo di procedure è sempre il medesimo: prima le rassicurazioni ai cittadini per poi cercare di fare passare in silenzio progetti potenzialmente scomodi, in quanto potrebbero avere ricadute sanitarie ed ambientali sul territorio.

Ed ora? Come da copione arriverà l’assessore di turno, invitato sul territorio con il compito di dover tranquillizzare i cittadini sottolineando la bellezza del progetto, rassicurando sui futuri controlli e verifiche dell’inquinamento a tutela della popolazione.

Per medici e studiosi l’inquinamento ambientale rappresenta la prima causa per le malattie cardiache, respiratorie ed oncologiche. Le metodologie messe in atto dalle amministrazioni locali ai vari livelli dal Comune, alla Provincia ed alla Regione a nostro avviso nulla hanno di democratico in quanto la salute dei cittadini e la salubrità dell’ambiente sono sempre sacrificate al business di pochi.

Tali atteggiamenti pare siano volti a confinare i cittadini al ruolo di semplici comparse ai quali vengono negate le informazioni preventive e di conseguenza la possibilità di partecipare in prima persona a percorsi decisionali su progetti che avrebbero ricadute sulla salute e quindi sulla qualità della vita di oggi e delle generazioni a venire.

Per Ass Clan-Destino

Cinzia Pasi

Roberta Babini