settembre 06, 2012

“Ciao Sgargy”

In memoria di Sgargy
Come da precise disposizioni lasciate da Angelo stesso al figlio Andrea, mediante una lettera, la salma verrà cremata e le ceneri disperse nel Parco delle foreste Casentinesi.
Fra circa 15 giorni e sarà possibile il ritiro delle ceneri a Roma, poi queste, verranno portate a Forlì, in Piazza Saffi, luogo simbolo delle battaglie di Sgargy, dove si terrà una breve cerimonia funebre.
In suo ricordo, e come ultimo saluto,  verranno allestiti alcuni spazi in cui verranno esposte foto e video di Angelo (con i suoi famosi travestimenti) e coglieremo l’occasione per continuare la raccolta di fondi a sostegno del figlio.
Data e orario di tale cerimonia verranno fornite appena ci saranno resi noti i dettagli.
Terminata la commemorazione, i famigliari si recheranno nel Parco delle foreste Casentinesi per lo spandimento, in forma privata, delle ceneri.
In tante città d’Italia sono partite, in maniera totalmente autonoma e spontanea, raccolte di aiuti destinati al figlio Andrea sia come segno di affetto e cordoglio per questo difficile momento sia come sostegno economico, per permettergli di fare fronte alle varie spese dovute al tragico evento e per aiutarlo a sostenere i costi della quotidianità. Come risaputo egli è alla ricerca di un lavoro dopo la scadenza del precedente contratto e vi è la necessità di un alloggio economicamente più sostenibile.
Durante la cerimonia per chi volesse sarà possibile effettuare delle donazioni che verranno immediatamente consegnate ad Andrea, mentre per chi avesse provveduto a raccogliere fondi in maniera autonoma li potrà convogliare sul conto corrente intestato a:
Di Carlo Andrea
Banco posta –
Conto Corrente n° 97961809
Codice IBAN : IT47 F076 0113 2000 0009 7961 809
Ci teniamo a precisare che è l’unico conto ufficiale per la raccolta di aiuti.
Per noi è molto importante non distogliere l’attenzione dalle motivazioni che Angelo ci ha lasciato come spiegazioni del suo gesto, attraverso le varie cartoline inviate: il PaP a Forlì che ristagna nella palude di Hera e di un Amministrazione non troppo convinta;  il suo sogno di fare lo spazzino per sentirsi un elemento del meccanismo di realizzazione di tale progetto; la politica che non si occupa dei cittadini e non tutela né garantisce i loro bisogni primari (casa e lavoro); la delusione e il dolore provocato dalla negazione dei suoi legittimi diritti di eredità.
Quasi ci avesse assunto quale cassa di risonanza alle sue istanze il nostro impegno per realizzare i suoi e nostri desideri diverrà ancora più forte.
Tutti gli amici di Sgargy.

angelo1Come da precise disposizioni lasciate da Angelo stesso al figlio Andrea, mediante una lettera, la salma verrà cremata e le ceneri disperse nel Parco delle foreste Casentinesi.

Fra circa 15 giorni e sarà possibile il ritiro delle ceneri a Roma, poi queste, verranno portate a Forlì, in Piazza Saffi, luogo simbolo delle battaglie di Sgargy, dove si terrà una breve cerimonia funebre.

In suo ricordo, e come ultimo saluto,  verranno allestiti alcuni spazi in cui verranno esposte foto e video di Angelo (con i suoi famosi travestimenti) e coglieremo l’occasione per continuare la raccolta di fondi a sostegno del figlio.

Data e orario di tale cerimonia verranno fornite appena ci saranno resi noti i dettagli.

Terminata la commemorazione, i famigliari si recheranno nel Parco delle foreste Casentinesi per lo spandimento, in forma privata, delle ceneri.

In tante città d’Italia sono partite, in maniera totalmente autonoma e spontanea, raccolte di aiuti destinati al figlio Andrea sia come segno di affetto e cordoglio per questo difficile momento sia come sostegno economico, per permettergli di fare fronte alle varie spese dovute al tragico evento e per aiutarlo a sostenere i costi della quotidianità. Come risaputo egli è alla ricerca di un lavoro dopo la scadenza del precedente contratto e vi è la necessità di un alloggio economicamente più sostenibile.

Durante la cerimonia per chi volesse sarà possibile effettuare delle donazioni che verranno immediatamente consegnate ad Andrea, mentre per chi avesse provveduto a raccogliere fondi in maniera autonoma li potrà convogliare sul conto corrente intestato a:

Di Carlo Andrea

Banco posta –

Conto Corrente n° 97961809

Codice IBAN : IT47 F076 0113 2000 0009 7961 809

Ci teniamo a precisare che è l’unico conto ufficiale per la raccolta di aiuti.

Per noi è molto importante non distogliere l’attenzione dalle motivazioni che Angelo ci ha lasciato come spiegazioni del suo gesto, attraverso le varie cartoline inviate: il PaP a Forlì che ristagna nella palude di Hera e di un Amministrazione non troppo convinta;  il suo sogno di fare lo spazzino per sentirsi un elemento del meccanismo di realizzazione di tale progetto; la politica che non si occupa dei cittadini e non tutela né garantisce i loro bisogni primari (casa e lavoro); la delusione e il dolore provocato dalla negazione dei suoi legittimi diritti di eredità.

Quasi ci avesse assunto quale cassa di risonanza alle sue istanze il nostro impegno per realizzare i suoi e nostri desideri diverrà ancora più forte.

Tutti gli amici di Sgargy.

settembre 01, 2012

Monaci Laici

angelo1Appresa la notizia della tragica scomparsa di Angelo Di Carlo, ho composto dei versi, che Vi invio, dal titolo:  Monaci laici

Cony Ray al secolo Enrico Pagliasso, prossimo il 19 ottobre a compiere 50 anni,

da 30 mesi è iscritto alle liste di disoccupazione del Centro di Impiego di Cinecittà/Roma.
Attualmente precario, da troppo tempo, suo malgrado.
Figlio di Giuseppe Pagliasso (Roma 2 Giugno 1937 – 2 Marzo 1996)

pittore di scenografia a Cinecittà: un operaio del cinema.
Cony Ray sostiene i lavoratori in lotta e occupazione di
CINECITTA’ OCCUPATA.

Dedicata ad Angelo Di Carlo

Monaci laici

Che si macchi della tua morte di angelo

la notte che attraversa un Paese allo sbando

Che dai tetti, nelle strade si colora ancora

di volti, come bandiere sul ponte di una dignità in lotta

Che il Cielo si adorni,

per la tua e l’altrui sconfitta,

di costellazioni umane,

a mostrarci da lassù la purezza di un gesto estremo,

come la mente di un Potere guasto

Che la vostra sia luce

di Monaci laici illuminanti, mai poveri e persi

Se le terre da Nord a Sud s’infiammano

di torrida estate

e nei campi alla periferia

di altra vita che nel presente si nega

così sia ancora per l’odore della tua carne

per chi crede che sia cloaca di sangue e puzzo di un perverso

che in un giorno non giorno cadde quaggiù

e che ora nel Cielo si placa

a risvegliare in terra coscienze morte

E che le vostre vite per la nostra sconfitta

sia luce di Monaci laici illuminanti, mai poveri mai persi

Cony Ray © 20 luglio 2012
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luglio 24, 2011

Russi: il TAR accoglie la richiesta di sospensiva.

Vittoria!!! I cittadini e le Associazioni gridano ad alta voce Vittoria contro i poteri delle grandi Lobbies, contro i novelli paladini della “green economy” che indirizzano e condizionano le scelte della politica.

A nulla è quindi servita la scandalosa Delibera salva-PowerCrop passata in Giunta Regionale lunedì scorso (n. 969/2011), nella quale vengono individuati ed esclusi i siti ove non sarà più possibile installare impianti a biomasse, eccezion fatta per la centrale a biomasse di Russi!!

Davide batte così Golia!!!!!!

Cinzia Pasi e Roberta Babini lo avevano annunciato fin dal 2008 che si sarebbero percorse tutte le strade possibili per contrastare questo folle progetto, marcando stretto l’azienda, seguendo non solo tutti e tre i progetti presentati da PowerCrop, visti, rivisti e modificati anche in maniera sostanziale, ma anche le procedure parallele attivate nella zona SIC ZPS delle vasche interne ed esterne all’ex zuccherificio.

Le argomentazioni esposte all’interno del ricorso erano molteplici e forti. Tra i numerosi punti quelli davvero macroscopici erano di fatto i due pareri negativi espressi in momenti diversi dalla Direzione Regionale dei Beni Culturali di Bologna e dalla Soprintendenza di Ravenna. Motivo del contendere l’ormai famosissimo Palazzo San Giacomo difeso anche dal Premio Nobel Dario Fo, distante solamente 140 metri dall’inceneritore proposto da PowerCrop. La discussione che si è tenuta il 6 luglio u.s. al TAR di Bologna a porte chiuse ha visto impegnato il fior fiore degli studi legali bolognesi. L’avvocato Federico Gualandi legale di questo ricorso promosso dalle esponenti di Ravenna Virtuosa/Clan Destino, sottoscritto dalle associazioni Italia Nostra e WWF nazionali e da 130 coraggiosi cittadini, si è trovato contrapposto il noto studio Roversi Monaco che oltre a rappresentare PowerCrop rappresentava anche la Provincia di Ravenna scelta a nostro parere di dubbio gusto.

Questo brillante risultato, frutto di anni di lavoro è dedicato a quei 130 cittadini che hanno creduto in noi, a dispetto di quei personaggi più o meno vicini al PD, unico vero grande sostenitore di questo progetto, che nel periodo elettorale si mostravano contrari per poi successivamente adoperarsi affinché i cittadini non sottoscrivessero il ricorso, diffondendo informazioni false su ipotetiche risarcimenti danni, infiltrandosi persino nelle assemblee cittadine a seminare discordie. E’ venuto anche a mancare il sostegno delle Associazioni Agricole a livello provinciale, sorde agli appelli dei loro associati di Russi. Ma nRussionostante tutto, con estrema pervicacia, al fianco di chi ha creduto che questo percorso seppur difficile era da intraprendere e a coloro che ci hanno sempre incoraggiato, siamo andate fino in fondo, raggiungendo oggi con orgoglio questo importante successo.

Cinzia Pasi – Roberta Babini

luglio 24, 2011

La centrale a biomasse crea 20 posti di lavoro

LIVORNO. Se fatturi 100 guadagni 25. Ripetiamo: il 25% di redditività, che può salire o scendere a seconda del costo del combustibile. Le centrali a biomasse sono galline dalle “uova d’oro”, almeno finchè resisteranno gli incentivi, chiamati “certificati verdi”. E a Livorno una aprirà il prossimo anno. In un’area sensibile del porto: tra i grandi depositi di Neri e D’Alesio e la Sintermar, il terminal portuale che è atteso da uno showdown tra i soci sulla sua destinazione futura: portuale o, appunto, industriale. «La centrale a biomasse produrrà utili per la società, energia per la città e le industrie e lavoro per i livornesi: si prevedono circa 20 assunzioni» spiegano alla Enital, la società che si è insediata in via Leonardo da Vinci 39, rilevando 11mila metri quadrati di terreno della ex Carbochimica. Gli altri 30mila mq dell’area sono stati comprati dalla Toscopetrol, la società di stoccaggio e movimentazione di bitume e olii vegetali di proprietà di Neri e D’Alesio. Per ora, le due entità sono autonome: i 30mila metri cubi di depositi della Toscopetrol vengono utilizzati per stoccare gli olii vegetali diretti alla Novaol, l’industria confinante che produce biocarburante. Ma in futuro potrebbero nascere sinergie tra le due operazioni, comunque accomunate da un’idea: che la sponda sul Canale Industriale debba diventare un sito produttivo. Già adesso Enital ha un accordo di buon vicinato con Novaol-Doc (Neri) per sconfinare con la nave sulla banchina adiacente. Il ministero dell’ambiente, nel settembre scorso, ha approvato il piano di bonifica dell’area. La bonifica, che è la prima che viene fatta nel Sin – il sito di interesse nazionale – di Livorno è stata avviata e deve concludersi entro settembre. Dovranno essere asportate 9000 tonnellate di terreno, fino a una profondità di 2 metri e 80. Nonostante che il sito sia stato occupato per molti anni da un’industria inquinante – la Carbochimica, produzione di catrame – risulta inquinato solo il primo strato di terra, circa 30 centimetri. Terminata la bonifica, in autunno si cominceranno i lavori. La centrale a biomasse utilizzerà motori a basso impatto e, bruciando olii vegetali (palma, soia, colza, jatropha), produrrà 23,5 megawatt di elettricità e 49,5 megawatt termici all’ora. L’energia elettrica sarà venduta a Terna e immessa nella rete nazionale. Enital costruirà l’elettrodtto da 132 kilovolt per l’allaccio alla centrale Enel del Marzocco. I lavori avranno una durata di 14 mesi, ragion per cui alla fine del 2012 la centrale potrebbe entrare in funzione. Nella fase di start-up sarà monitorata dai tecnici dell’Arpat per il controllo delle emissioni. La centrale brucierà 40mila tonnellate l’anno di olii vegetali, che arriveranno via mare, con navi che attraccheranno alla banchina Enital-Toscopetrol sul Canale Industriale. Gli olii saranno stoccati nei cinque depositi di Enital che saranno a servizio dell’impianto. L’investimento è imponente: dai 35 ai 40 milioni. La società Enital è partecipata da due soci al 50%, un immobiliarista romano e un imprenditore napoletano nel campo dei servizi ambientali, mentre il direttore è Paolo Giovannetti, livornese, già dipendente Carbochimica, un passato anche di funzionario all’Autorità Portuale. Con gli attuali incentivi ambientali, Enital conta di recuperare l’investimento in tempi brevi, cinque anni al massimo. Le centrali a biomasse hanno un range di redditività che varia dal 20 al 30 per cento, in funzione del prezzo del combustibile (ora ai massimi, circa 650 dollari a tonnellata). C’è infine l’aspetto occupazionale. Nella procedura autorizzativa, Enital ha firmato un accordo con il Comune nella quale si impegna ad assumere una ventina di persone dal territorio livornese. Servirà personale altamente qualificato, che la società formerà in proprio, attingendo soprattutto da diplomati al Nautico e periti meccanici.
5 luglio 2011

articolo tratto da http://iltirreno.gelocal.it

marzo 24, 2011

Sulla centrale di Russi incoerenza e opportunismo

Luciano Lama, presidente della Federazione provinciale Verdi – Costituente ecologista, è intervenuto sulla futura centrale a biomasse di Russi partendo dalla vicenda dell’aumento delle emissioni e della potenza di quella dell’Unigrà di Conselice. “La Regione Emilia-Romagna – dice – ha autorizzato tale modifica con semplice screening, in aperta contraddizione con le proprie stesse disposizioni. Infatti la circolare regionale dell’ 1 agosto 2008 considera, nella fattispecie, la modifica della Centrale Unigrà come ‘modifica sostanziale’”.

“Essendo la prima autorizzazione frutto di una Via, la richiesta di ‘modifica sostanziale’ dell’autorizzazione avrebbe suggerito un nuovo procedimento di Via. Tale modifica reca il parere favorevole di tutti gli assessori regionali, non solo quelli del Pd, ma anche quelli della Federazione della Sinistra (Prc-Pdci), dell’Idv e di Sel. E’ molto difficile capire come questi ultimi tre gruppi, che giovedì scorso a Bagnacavallo, in pubblica assemblea, si sono detti contrari alla centrale da 30 MW di Russi, affermando di essere a sostegno solo di piccole centrali da 1,5 MW di potenza massima e funzionanti a biomasse di provenienza territoriale, abbiano, pochi mesi orsono, votato a favore di quella dell’Unigrà di Conselice, che ha una potenza di 58 MW e usa biomasse provenienti dall’Indonesia”.

“Se i ripensamenti dell’ultimo momento della Federazione della Sinistra, dell’Idv e di Sel serviranno ad affossare la centrale di Russi, ben vengano, ma rimangono comunque posizioni di estrema incoerenza, alquanto vergognose, che lasciano spazio al dubbio – conclude – che siano frutto solo di opportunismo politico, viste anche le imminenti elezioni per la provincia ed il comune di Ravenna”.

http://lugonotizie.it/main/index.php?id_pag=23&id_blog_post=5399

marzo 24, 2011

Centrale di Russi: Il Pd ha fretta di costruirla, ma la gente non la vuole!

Se solo, a fine ottobre, la nostra risoluzione sulla Centrale di Russi non fosse stata discussa in chiusura di seduta, quando gran parte dei consiglieri avevano già abbandonato l’aula, la scellerata costruzione sarebbe già stata bloccata da sei mesi. Invece, anche se all’epoca la maggioranza si era spaccata in aula – e anche se oggi c’erano anche esponenti Pd a protestare davanti alla terza torre della Regione – il Pd continua a mettere fretta sulle procedure burocratiche per l’approvazione. Cosa c’è sotto? Oggi, nella sede del settore Ambiente della Regione si è discusso, nella sessione definitiva della Conferenza dei Servizi, sull’ok da dare alla Centrale del Ravennate. E ora attendiamo di sapere quale decisione sia stata presa. Prima dell’ultima approvazione, però, è necessario che vengano discusse anche le linee guida sulle biomasse, com’è già stato per il fotovoltaico. Quindi, perchè non aspettare quest’ultimo passaggio? Oltretutto, il 26 ottobre la maggioranza si era spaccata sul tema, nel corso della votazione della nostra risoluzione: Sel, Federazione della sinistra e Italia dei valori avevano votato a favore, insieme a Lega Nord e a quei pochi Consiglieri del Popolo delle Libertà rimasti. Solo i Democratici si erano opposti. Oggi, però, alcuni loro simpatizzanti erano in viale Aldo Moro a protestare insieme all’associazione Clan-destino e agli altri gruppi di cittadini. Prima di prendere decisioni affrettate, quindi, il Pd faccia chiarezza in casa sua!

http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/emiliaromagna/2011/02/centrale-di-russi-ra-il-pd-ha-fretta-di-costruirla-ma-la-gente-non-la-vuole.html


marzo 24, 2011

DECRETO FONTI RINNOVABILI, NORMATIVA ANCORA WORK IN PROGRESS

AOSTA, 22 FEB – Mentre prosegue l’iter per l’approvazione sullo schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva 2009/28/CE sulla promozione delle fonti rinnovabili – approvato dal Consiglio dei ministri a fine novembre in prima lettura – emergono giudizi divergenti tra i produttori di energia e attori del settore. Pareri non unanimi anche all’interno delle commissioni ministeriali, che hanno presentato osservazioni e proposte di correttivi.

Il nuovo testo – composto da 39 articoli e 4 allegati tecnici

- interviene su molteplici fronti, puntando in primis ad avere
un sistema di incentivi fino alla scadenza del 2020 che faccia crescere l’utilizzo delle fonti rinnovabili attraverso un decremento degli aiuti pubblici. Tra le novita’ introdotte dal decreto spicca la revisione del meccanismo degli incentivi: il quadro resta invariato per gli impianti per la produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili entrati in esercizio entro il 31 dicembre 2012 – con alcuni correttivi – mentre per quelli che entreranno in esercizio a partire dal primo gennaio 2013 la proposta e’ di applicare incentivi che consistono in tariffe fisse per i piccoli impianti fino a 5 MW e in aste al ribasso per quelli di dimensioni maggiori. Inoltre, per gli impianti a biomasse, biogas e bioliquidi sostenibili e’ prevista una tariffa ‘binomia’ con una parte legata all’andamento dei costi della materia prima.

Il decreto definisce anche una maggiore semplificazione amministrativa e nuovi obblighi di efficienza energetica per gli edifici: e’ disposta la fine del meccanismo dei certificati verdi e il passaggio alla tariffazione incentivante (’feed in’) con l’obbligo per le societa’ distributrici di energia di garantire un accesso prioritario alla rete elettrica ai produttori di energie rinnovabili, nonche’ di acquistare l’energia cosi’ prodotta ad una tariffa fissa e garantita. Inoltre i certificati di origine dell’elettricita’ prodotta da fonti rinnovabili non potranno piu’ essere utilizzati ai fini del raggiungimento degli obiettivi nazionali di sviluppo delle fonti rinnovabili.

Il Gestore Servizi Elettrici dovra’ ritirare annualmente i certificati verdi fino al 2015, eventualmente eccedenti quelli necessari per il rispetto della quota d’obbligo. Il prezzo di ritiro dei predetti certificati e’ pari al 70% del prezzo. Infine novita’ sulla concessione di finanziamenti agevolati per interventi nel settore delle rinnovabili riguardano anche il Fondo rotativo per Kyoto: la durata massima dei finanziamenti a tasso agevolato per Regioni ed enti locali non potra’ superare i 180 mesi (nella Finanziaria 2007 erano 72 mesi).

Il Decreto ha gia’ ottenuto il via libera da parte della Conferenza delle Regioni che ha pero’ posto alcune condizioni, tra cui l’abbandono di ipotesi di commissariamento delle Regioni stesse nel caso non si raggiungano gli obiettivi prefissati. Inoltre le Regioni chiedono ”la previsione dell’intesa Stato-Regione per gli impianti geotermici sperimentali”, sottolineano ”la necessita’ di un migliore coordinamento fra norme relative alle Regioni e le deleghe che queste possano aver gia’ assegnato agli Enti locali”. L’ok ”condizionato” ha poi riguardato temi quali i grandi impianti solari, gli impianti a biomasse, e le quote di produzione di energia rinnovabile per ogni regione (’burden sharing’). (ANSA).

http://www.regione.vda.it/notizieansa/details_i.asp?id=108520

marzo 24, 2011

I rischi dell’inquinamento per i bambini

La sala Oriani (ex convento San Francesco) ha ospitato un convegno sulle patologie della prima infanzia dovute all’inquinamento, organizzato dalle liste civiche “LiberaRussi” e “Bagnacavallo Insieme”, con il supporto dell’associazione “Clan-Destino”. Davanti a un pubblico attento, composto in larga parte di giovani, si è parlato, con i medici specialisti presenti, dei danni alla salute dovuti all’inquinamento in un territorio, l’Emilia Romagna, che risulta, assieme a Piemonte, Lombardia e Veneto, fra i più inquinati del pianeta. E soprattutto nella Provincia di Ravenna dove le due cittadine di Russi e Bagnacavallo dovrebbero sopportare, nei prossimi anni, la Centrale a biomasse da 30 MegaWatt di potenza, che dovrebbe essere costruita nella zona ex Eridania, a ridosso del fiume Lamone.
Dati scientifici pubblicati dalle più importanti riviste mediche mondiali, esposti con grande passione dalla dott.ssa Patrizia Gentilini, oncoematologa, hanno mostrato e dimostrato quelle che sono le reali conseguenze a livello sanitario di un’esposizione alle sostanze tossiche emesse dagli impianti di incenerimento. Studi recenti hanno confermato quanto siano in crescita soprattutto tra i bambini, che sono i soggetti più deboli, le gravi patologie derivanti dall’inquinamento ambientale. L’inceneritore di biomasse produce anche diossina e altre sostanze estremamente pericolose per la salute. “Non lo dicono le associazioni – ribadisce Paolo Randi della lista civica “Bagnacavallo Insieme” – che continuamente vengono tacciate di essere terroristi dell’informazione e di procurare allarmismi fra la popolazione, ma lo espongono i progetti di questi impianti e lo confermano gli studi scientifici e medici. Il progetto PowerCrop riporta i seguenti valori: Ossidi di Azoto Nox, 630 kg/giorno; Ossidi di Zolfo SO2, 315 kg/giorno; Polveri PTS, 63 kg/giorno; Acido Cloridrico HCL,63 kg/giorno; Monossido di Carbonio, 818 kg/giorno; Ammoniaca NH3, 21 kg/giorno…inoltre: Diossine, IPA, PCB, Metalli pesanti* (dati da progetto PowerCrop)”. I dati smentiscono in maniera categorica chi afferma che le biomasse lignee bruciano senza inquinare l’atmosfera, parole di una classe politica che pare essere sempre più distante dalle esigenze dei cittadini e sempre più a fianco degli “affaristi”.

http://ilpiccolobagnacavallo.splinder.com/


marzo 24, 2011

La protesta contro la centrale di Russi arriva in Regione

protesta regioneCittadini e rappresentanti delle associazioni Clan-Destino, Legambiente Bassa Romagna e Regionale e Wwf Ravenna e di associazioni del mondo agricolo come Coldiretti Ravenna e Cia di Bagnacavallo, ma anche il Coordinamento per la Pace Bagnacavallo, Tenda della Pace e Arci Casablanca Villanova hanno partecipato oggi in Regione al sit-in di protesta contro la centrale a biomasse di Russi. Tra i manifestanti anche esponenti di partiti politici: Italia dei Valori, Sinistra Ecologia e Libertà, Federazione della Sinistra e della lista civica Bagnacavallo Insieme e anche alcuni esponenti del Partito democratico.

Nella sede di via Aldo Moro si è riunita oggi la Conferezna dei servizi con i delegati degli enti coinvolti nella procedura di Valutazione di Impatto Ambientale del progetto relativo alla costruzione della centrale a biomasse di Russi che si sono dati appuntamento per prendere la decisione definitiva, ossia se dare o no il via libera alla costruzione.
Sono state consegnate dai manifestanti direttamente nelle mani dell’architetto Alessandro Di Stefano, dirigente dell’ufficio di Via della Regione, le oltre 2.500 recentissime sottoscrizioni dei cittadini che si stanno opponendo al progetto (4.500 erano già state raccolte in precedenza a Russi). Lo stesso Di Stefano interpellato poi sulle tempistiche del responso avrebbe definito improbabile una sua divulgazione nell’arco della giornata di oggi.

http://www.ravennaedintorni.it/Home/a_bologna_La_protesta_contro_la_centrale_di_russi_arriva_nella_sede_della_regione/13910/79.aspx

marzo 24, 2011

Biomasse, adesso sbarcano i francesi

La centrale a biomasse di Bevera potrà bruciare materiali in arrivo non solo dalla Liguria ma anche dalla Francia e dal Piemonte.

Lo ha stabilito il settore tutela ambiente della Provincia, con una serie di prescrizioni. La decisione sembra destinata a suscitare nuove polemiche, gli abitanti della frazione ventimigliese nutrono da sempre timori sulle conseguenze che i fumi avranno sulla loro salute.

L’arrivo di nuove biomasse anche dalla Francia adesso complica le cose, non sarà semplice verificare la qualità dei materiali da bruciare. Secondo la Provincia, le biomasse potranno giungere a Bevera anche da cento chilometri di distanza, sia dal territorio francese che piemontese. Il che permetterà naturalmente alla centrale di lavorare a pieno ritmo con tutte le conseguenze – positive e negative, a seconda dei punti di vista – che si possono immaginare.

Ma vediamo meglio quanto deciso dalla Provincia, la quale comunque si riserva «di modificare il provvedimento autorizzativo in conseguenza di sopravvenute disposizioni legislative e/o normative o di accertato danno ambientale e/o alla salute pubblica». Per bloccare subito l’autorizzazione resta invece una sola chance: ricorrere al tribunale amministrativo regionale della Liguria.

All’origine di tutto c’è una conferenza dei servizi dell’autunno scorso che ha approvato l’utilizzo di biomassa agro-forestale «in arrivo all’impianto anche da zone limitrofe al territorio ligure, comprendendo il territorio francese e piemontese nel raggio di 100 chilometri».

Ecco le prescrizioni più importanti: «Non sono ammesse alla combustione la sansa di oliva disoleata e il liquor nero»; «Tutto il materiale in arrivo dovrà essere accompagnato da certificazione di provenienza»; «Dovrà essere trasmessa annualmente alla Provincia di Imperia copia della documentazione inerente la tracciabilità del prodotto».

http://www.ilsecoloxix.it/p/imperia/2011/02/27/AO6b40-biomasse_francesi_sbarcano.shtml