maggio 04, 2010
AMIANTO, IL CONSIGLIO DI STATO SI OPPONE
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amianto4AMIANTO, IL CONSIGLIO DI STATO SI OPPONE ALLO  SCANDALOSO EMENDAMENTO APPROVATO IN PARLAMENTO

Roma 04.05.10: – “Il Consiglio di Stato appone lo stop allo scandaloso emendamento Battaglia, il Tribunale di Roma accoglie l’opposizione all’archiviazione dei familiari dei lavoratori italiani deceduti per l’esposizione all’amianto in Svizzera”. Così l’On.le Scilipoti con riferimento al problema amianto. “E’ il tentativo evidente, quello del Senatore Battaglia, con una legge successiva, approvata con il voto di fiducia chiesto dal Governo, di influire sul giudizio del Consiglio di Stato, per ottenere la sospensiva e per pregiudicare i diritti dei lavoratori vittime dell’amianto, per i quali non è ammissibile – prosegue Scilipoti – alcuna discriminazione e diverso trattamento non giustificato e non giustificabile”. Proprio con queste argomentazioni l’Avv. Ezio Bonanni ha difeso le ragioni dei lavoratori e l’Associazione Esposti Amianto FVG innanzi al Consiglio di Stato, riuscendo ad ottenere che il Presidente del Consiglio di Stato invitasse l’avvocatura dello Stato stesso a rinunciare alla richiesta di sospensione dell’esecutività della Sentenza del Tar del Lazio. “Con questo intervento del Consiglio di Stato – continua Scilipoti – siamo riusciti ad evitare che il Senatore Battaglia, il Presidente del Consiglio Berlusconi, il Ministro Sacconi e il Ministro Tremonti potessero assestare l’ennesimo schiaffo ai lavoratori italiani e alle vittime dell’amianto. Ciò non è ammissibile – insiste Scilipoti – chiamiamo tutti alla mobilitazione perché i diritti sono diritti di tutti e non di pochi e va ripudiata ogni forma di egoismo e discriminazione, soprattutto per chi è vittima del progresso e delle sue distorsioni. Sempre oggi, su richiesta del legale Bonanni, è stata accolta l’opposizione alla richiesta di archiviazione dei familiari di un lavoratore dell’amianto negli stabilimenti Svizzeri; il Giudice ha disposto che il Procuratore della Repubblica di Roma, competente per gli italiani deceduti all’estero vittime di reato, prosegua le indagini con termine di tre mesi. Chiederemo che sia istituita una commissione d’inchiesta sui lavoratori italiani morti all’estero per l’amianto – conclude Scilipoti -  che sembrerebbero, al momento, privi di qualsiasi tutela”.

On. Dott. Domenico Scilipoti

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